Notoriamente, Marco stava con la testa sulle nuvole, così come papà stava coi piedi per terra!
Oserei dire fossero quasi incompatibili!
Nessuno di noi in famiglia amava la barca, tutti ci chiedevamo come mai ne avessimo una, nessuno aveva il coraggio di fare la domanda ad alta voce,motivo per cui TUTTI fingevamo di andare in barca con grande entusiasmo.
Uscendo dal porto di Anzio, dopo un'ennesima notte col mal di mare, Marco in precarissimo equilibrio sui suoi piedi n.44, gambe a stecco, una serie di imprecazioni irripetibili in formato stereo da destra (papà, che avrebbe desiderato uno skipper tutto-fare che lo esonerasse dalla responsabilità di attracco e stracco) e da sinistra (Marco, costretto suo malgrado a rendersi utile durante le manovre, se non altro rientrando in barca i parabordi, operazione per altro, non difficilissima), finalmente riusciamo ad allontanarci in mare senza gravi conseguenze. E finalmente ci si rilassa, il peggio è passato!
"Papà, papà, guarda che strano, quel VECCHISSIMO peschereccio ha i parabordi NUOVI uguali identici ai nostri!!"
(EEEEEERANO effettivamente I NOOOOOSTRI parabordi !!!!!)
sabato 24 marzo 2007
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1 commento:
alla fiumara di roma la prima volta che c'è stato lo sciopero del carburante!!!E Rovellik che consolava Marco xchè lui gli voleva bene!!! La vita la barca la vacanza e noi non eravamo felici !!! Però il ricordo mi fà male al cuore.
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