sabato 12 dicembre 2009


Io…
Che attendo ore nel freddo assurdo
Di pomeriggi spenti…
Io…
Che spesso vengo male interpretata
Per la mia innata mancanza di tatto
Che non farebbe di me una brava politica…
Io…
Che sovente vengo fraintesa
Dando opportunità a malintesi ed equivoci
Di prendere un sopravvento
Da cui difficile è districarsi…
Io
Che sono soggetta ad un egocentrismo
Non misurabile
A livello di semplice richiesta di attenzione…
Io che 3 volte ho varcato le soglie
Di un paradiso od un inferno a me destinato
Senza rivelarne le possibilità
Per mancanza di tempo
O forse solo per un tempismo errato…
Io…
Che ancora mi commuovo e piango
Per una musica obsoleta
O per le semplici esclamazioni di mio figlio…
Io…
Che il mio ego spropositato mi vieta di definire altrimenti…
Posso serbare ancora un sogno ?
Nell’intimità di profezie inconfessabili
Posso credere in un divenire migliore ?