sabato 20 settembre 2008

Attenta


Cosa c’è di strano
Nel non riconoscere i propri limiti…
Cosa c’è di strano
Nel sublimare e proprie mancanze
Con infantili pretese…
Cosa c’è di strano
Nel vaneggiare continuamente situazioni ipotetiche…
L’autocommiserazione è dannosa quanto l’autocritica!
Riempire un vuoto può essere più difficile che cercare una scusa!
La confusione può creare abbagli !
Io resto
-fedele precisa e assente-
in attesa di chiarimenti ed elaborazioni…
in attesa di soluzioni o risoluzioni…
in attesa di evoluzioni necessarie !
Attenta e trepidante fino all’incoscienza !

1 commento:

Anonimo ha detto...

....i limiti non sono nè sacri nè invalicabili......sono membrane che ci appartengono.....confini tra dentro e fuori che a volte percepiamo chiaramente e altre no.....Vi mandiamo contro passioni propulsive ma non sempre ne sappiamo calcolare l'impatto e il risultato.....Ciò che ci deve spaventare è la parte di noi che non conosciamo affatto....