giovedì 20 dicembre 2007

Un pò di sano quotidiano natalizio

Oggi il Tinis, insieme a tutte le prime della scuola elementare, è andato a cantare in chiesa i canti natalizi ! Sua madre (cioè IO), invece di fotografare bene, dava libero sfogo ai suoi magoni reconditi, piangendo a fontana con lieve risucchio, sicchè di 30 foto scattate, ne ho salvate 3, di cui una vi mostro!!
Sentire un coro di tante pure voci bianche che cantano "quel lieve tuo candor, neve..." ha abbassato le difese e reso palese la splendida debolezza di essere madre e sentirmi donna, l'essere vulnerabile che sfuggo senza guardarmi in faccia ! Grazie Tinis, grazie a tutti quei bimbi che hanno messo a nudo la dolce mia "metà", ancora bisognosa che sopravvive in me, nonostante tutto...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che l'uomo abbia dentro di se qualche cosa di piccolo, fragile tremante, che ogni tanto ha bisogno di un po' di cura, di un pò di lacrime....Banana Yoshimoto

Anonimo ha detto...

Nonostante tutto.....siamo qui,ancora a cedere alla gioia,ad arrederci alla sua dolcezza....per fortuna!
Quella parte.....beh è la migliore che abbiamo!

Anonimo ha detto...

Forse è una vulnerabilità che non sfuggi. Perché è normale così, cosa c'è da sfuggire?
Era solo lievemente sopita, sfumata sotto il velo sottile della dura quotidianeità che ci sommerge e che ci fa dimenticare che siamo esseri, umani.
Enelan