mercoledì 12 marzo 2008

Dalla parte di

Proverò a vivere dalla parte di me stessa
Ristabilendo rapporti reali
Tra le dimensioni della mia esistenza
E l’insorgere continuo di progetti
Gridati respinti sospettati da irragionevoli dubbi…
Proverò a cercare dalla parte di me stessa
Una elementare gratificazione
Che ristabilisca una parvenza di equilibrio….
Non serve strappare pagine
Per sommergere la mia libera espressione
Di coriandoli
Che si posano sulla polvere del quotidiano…
Non serve girare la testa cercando il sole perché mi renda cieca
Oppure la notte per restituirmi il sonno…
Non serve neppure osservare mani che invecchiano
Costruite su un cuore che sogna ancora piogge da bambini…
Il rispetto che nutro
Verso ciò che non ho potuto vivere
Amplifica una sensazione di stallo che non posso fuggire a lungo…
Cercherò di osservare dalla parte di me stessa
Togliendo gli orpelli non necessari
Che stabiliscono numerose variabili all’ipotetico bivio…
Seduta al mio posto
Occupando il mio spazio
Tutta l’energia sta
Nei desideri persi !
A trovarla…

2 commenti:

luce ha detto...

Sono rimasta davvero affascinata da questa poesia, complimenti.
Cercare dentro se stessi ascoltarsi veramente, riconoscere i veri desideri, dalle voglie superficiali, un impresa quasi impossibile è difficilissimo infatti confessare a noi stesse quello che realmente vogliamo essere a dispetto della maschera che ci nasconde ogni giorno.

Anonimo ha detto...

...cerco tasselli giusti dove porre i piedi tutti i giorni...e richiamo ogni mattina all'ordine i 5 sensi...ma sono sempre trapezzista in precario equilibrio sulla corda delle grandi scelte ormai compiute ...........si, a volte vigliaccamente vorrei fuggire.....ma non è vigliaccheria la libertà di poter sognare..........da qualche parte esistono anche pensieri semplici....